Remo Anzovino incanta il pubblico di Gavoi
Suonare lasciandosi trascinare dal ritmo delle pagaie che solcavano le acque del lago di Gusana, seguendo una scaletta creata per l’occasione e incastonata nelle tante emozioni fornite dal territorio. Questa può essere una sintetica descrizione del concerto di Remo Anzovino, uno dei più grandi pianisti e compositori della musica mediterranea, che ha chiuso, quasi all’imbrunire, la seconda giornata di “Esperienze e suoni d’acqua festival”.
“Suonare sul lago è stata una grande emozione. Ho cercato di costruire la colonna sonora del luogo e delle emozioni che suscita attraverso il riflesso di luce sull’acqua e la transizione dalla luce al buio”. L’artista friulano, nella chiatta galleggiante creata per l’occasione, ha trascinato con sé il pubblico in un viaggio ai confini tra il sogno e la realtà. “Don’t forget to fly”, non dimenticare di volare, è il titolo dell’ultimo album che Anzovino sta portando in giro per l'Italia, ma è anche il messaggio lasciato ad ogni singolo spettatore. Tra i brani eseguiti dell’ultimo lavoro: The Second Life of Icarus, Air Swimmer. Sky Flowers e no Gravity, accompagnati da altri grandi capolavori come Galilei, Istanbul e Igloo. Il compositore e pianista, con oltre 23 milioni di stream su Spotify in 180 paesi nel mondo, ha mantenuto un dialogo costante con il pubblico fatto non solo di note e parole, ma anche di sguardi e segni di intesa. Il concerto, tra l’ovazione del pubblico, si è concluso con due bis, "Metropolitan" e un interpretazione dell’"Alleluia", per lasciar spazio poi ad un momento di contatto diretto con il pubblico, fatto di abbracci, strette di mano e autografi.
Il concerto ha rappresentato il momento apicale di una giornata iniziata alle 9 del mattino dove centinaia di persone si sono dedicate alle decine di attività proposte dal festival e divise in diverse macroaree (terra, acqua, aria, food). Il lago è stato invaso da kayak, canoe, sup, barche a vela, mentre i vari tracciati presenti sono stati il palcoscenico di percorsi a piedi, trekking lunghi e brevi, in mountain bike e a cavallo. Non sono mancate attività particolari come l’arrampicata sportiva e le meditazioni oppure i laboratori gastronomici, dedicati alla realizzazione de “is culurgiones” e quelli archeologici con la realizzazione di manufatti in argilla. L’attività più attesa e più partecipata è stata senza dubbio quella rappresentata dai voli nelle due mongolfiere presenti, che sono state letteralmente prese d’assalto da grandi e piccini.