Regionali 2014. "Basta con gli appelli all'unione degli indipendentisti". Sni declina l'invito di a Manca
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(IlMinuto) - Cagliari, 13 agosto - Non tardano ad arrivare le risposte alla proposta di unione lanciata sabato scorso da a Manca pro s'indipendentzia a tutta la galassia indipendentista in vista delle prossime elezioni regionali. E' infatti di ieri la nota diffusa tramite Facebook a firma Bustianu Cumpostu. Riportiamo di seguito la risposta integrale di Sardigna Natzione Indipendentzia:
SNI NON PARTECIPERA' PIU' A CONFERENZE, ASSEMBLEE O CONFRONTI, INDETTI DA UN UNICO PARTITO O MOVIMENTO MA SOLO A QUELLI INDETTI IN MODO CONDIVISO O DA TERZI (COMITATI O LABORATORI ESTERNI AI PARTITI) . CON I SINGOLI PARTITI AVRA' SOLO RELAZIONI BILATERALI LA CASA COMUNE DEI SARDI SI COSTRUISCE SOLO SOLO IN CONDIVISIONE
Basta con gli appelli all'unione degli indipendentisti, sono ormai diventati una specie di liturgia che ogni movimento indipendentista deve celebrare per soddisfare un ormai radicato luogo comune che vuole gli indipendentisti deboli solo perché divisi ed in mano a leader resistenti al cambiamento.Sarebbe facile dimostrare che quel luogo comune non è il problema principale della cosiddetta galassia indipendentista, ma non è questo il luogo. L'indipendentismo, infatti, non potrà più essere un unico partito, sta raggiungendo la sua maturità e rendendosi conto di essere costituito da sottoinsiemi della "cultura politica sarda" che in quanto insieme universo della nazione sarda, deve necessariamente e naturalmente, contenere, in modo disgiunto dalla cultura politica italiana, tutte le ideologie che caratterizzano e rendono democratica la cultura politica di ogni popolo.
In queste elezioni lo scontro non è tra partiti ma tra culture politiche, tra il "partito" che c'è, sintesi organiche all'Italia e il "partito" che non c'è, sintesi organiche alla Sardegna.
Queste elezioni non sono riducibili ad uno scontro interno alla cultura politica italiana, corretta dal collaborazionismo sardo, ma sono la collisione tra un sistema che impone la dominazione politica italiana e le aspirazioni e le necessità di sovranità della quale la nazione sarda non può più fare a meno.
SNI NON PARTECIPERA' PIU' A CONFERENZE, ASSEMBLEE O CONFRONTI, INDETTI DA UN UNICO PARTITO O MOVIMENTO MA SOLO A QUELLI INDETTI IN MODO CONDIVISO O DA TERZI (COMITATI O LABORATORI ESTERNI AI PARTITI) . CON I SINGOLI PARTITI AVRA' SOLO RELAZIONI BILATERALI. Co questa decisione SNI vuole dare un deciso stop alle liturgie e alle voglie di primogeniture e dare il via ad una vera costruzione condivisa con tutte le essenze della cultura politica sarda, senza esclusioni se non quella di avere genesi, motivazione e apparato dirigente esclusivamente in Sardegna. OLBIA 12/08/2013 anno 152° Dominazione Italiana
IL COORDINATORE NAZIONALE
Bustianu Cumpostu
SNI NON PARTECIPERA' PIU' A CONFERENZE, ASSEMBLEE O CONFRONTI, INDETTI DA UN UNICO PARTITO O MOVIMENTO MA SOLO A QUELLI INDETTI IN MODO CONDIVISO O DA TERZI (COMITATI O LABORATORI ESTERNI AI PARTITI) . CON I SINGOLI PARTITI AVRA' SOLO RELAZIONI BILATERALI LA CASA COMUNE DEI SARDI SI COSTRUISCE SOLO SOLO IN CONDIVISIONE
Basta con gli appelli all'unione degli indipendentisti, sono ormai diventati una specie di liturgia che ogni movimento indipendentista deve celebrare per soddisfare un ormai radicato luogo comune che vuole gli indipendentisti deboli solo perché divisi ed in mano a leader resistenti al cambiamento.Sarebbe facile dimostrare che quel luogo comune non è il problema principale della cosiddetta galassia indipendentista, ma non è questo il luogo. L'indipendentismo, infatti, non potrà più essere un unico partito, sta raggiungendo la sua maturità e rendendosi conto di essere costituito da sottoinsiemi della "cultura politica sarda" che in quanto insieme universo della nazione sarda, deve necessariamente e naturalmente, contenere, in modo disgiunto dalla cultura politica italiana, tutte le ideologie che caratterizzano e rendono democratica la cultura politica di ogni popolo.
In queste elezioni lo scontro non è tra partiti ma tra culture politiche, tra il "partito" che c'è, sintesi organiche all'Italia e il "partito" che non c'è, sintesi organiche alla Sardegna.
Queste elezioni non sono riducibili ad uno scontro interno alla cultura politica italiana, corretta dal collaborazionismo sardo, ma sono la collisione tra un sistema che impone la dominazione politica italiana e le aspirazioni e le necessità di sovranità della quale la nazione sarda non può più fare a meno.
SNI NON PARTECIPERA' PIU' A CONFERENZE, ASSEMBLEE O CONFRONTI, INDETTI DA UN UNICO PARTITO O MOVIMENTO MA SOLO A QUELLI INDETTI IN MODO CONDIVISO O DA TERZI (COMITATI O LABORATORI ESTERNI AI PARTITI) . CON I SINGOLI PARTITI AVRA' SOLO RELAZIONI BILATERALI. Co questa decisione SNI vuole dare un deciso stop alle liturgie e alle voglie di primogeniture e dare il via ad una vera costruzione condivisa con tutte le essenze della cultura politica sarda, senza esclusioni se non quella di avere genesi, motivazione e apparato dirigente esclusivamente in Sardegna. OLBIA 12/08/2013 anno 152° Dominazione Italiana
IL COORDINATORE NAZIONALE
Bustianu Cumpostu
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