L’invasione degli ultracorpi. Un'analisi di Cristiano Sabino

24 Argiolas 2013
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(IlMinuto) – Cagliari, 24 luglio – Sono tra noi e sembrano noi ma sono ultracorpi. Parlano di sovranità e di indipendenza (mi raccomando, graduale, anzi gradualissima) ma cercano accoglienza tra le braccia del nemico. Le prossime elezioni regionali probabilmente sgretoleranno l’indipendentismo in mille pezzi, grazie alle brillanti mosse strategiche degli ultracorpi. Opportunismo e personalismo si intrecciano e si mescolano producendo le mostruose alchimie che da qualche tempo a questa parte impazzano sui giornali. C’è anche la parolina magica e la suspence sul toto governatore a condire il tutto. In prima fila c’è Francesco Sedda, che dopo aver giurato e spergiurato sul fatto che il Fiocco Verde non era una mossa elettorale pone al centro delle sue trattative con il centro sinistra proprio l’agenzia sarda delle entrate del fiocco verde. C’è Maninchedda, l’uomo prendi i voti e scappa che, disossato il Psdaz, sta cercando approdi più gratificanti. C’è Mr 44/88 Muledda e le sue letterine al “compagno Bersani”, che si atteggia a Caronte dell’indipendentismo verso il centrosinistra italiano (leggi l'articolo). Questi i primi ad esporsi e a fare outing, ma la lista è drammaticamente destinata ad allungarsi. Le ragioni della svendita sono quelle di sempre: “bisogna pur entrare nelle istituzioni”, “anche nei partiti italiani ci sono sardi”, “li contaniamo dall’interno”, ecc. Fatto sta che non esiste neppure una linea unitaria che renderebbe comprensibile (anche se non giustificabile) una politica delle alleanze di forze nazionaliste moderate come avviene in altre nazioni . In effetti quello che viene fatto passare come grande strategia entrista non è altro che un’opera da mendicanti di sediette (poltrone è una parola grossa). La realtà è questa: l’indipendentismo rischia di essere ostaggio delle ambizioni personali di una serie di personaggi pronti a svenderlo per un piattino di lenticchie. Con tutta probabilità avremo ultracorpi “sovranisti” ovunque: chi andrà con M5S esaltandandone i temi anticorruzione, chi con il PD per non si sa quale motivo, chi con SEL perché sono sensibili alle tematiche ecologiche, chi con Cappellacci per i suoi spot su zona franca e flotta sarda. Ultracorpi ovunque, tutti alla ricerca di briciole più o meno sostanziose. Che pena, la storia non insegna proprio nulla. Come i nativi americani che si schieravano con i francesi, gli inglesi o gli americani per fare la pelle alla tribù storicamente rivale in cambio di qualche promessa o qualche piccola concessione da parte dell’invasore. E noi? Gli indipendentisti? Dovremmo raccogliere le forze, fare fronte e appellarci a tutti quelli che in questi anni con noi hanno fatto vera politica. Andare fin da ora ovunque a dire la verità, parlare con i cittadini truffati, le comunità sotto assedio, i lavoratori allo stremo, i giovani senza speranza. E invece no, lì a tergiversare, a fare gli uomini di mondo, a prendere tempo, atteggiandoci a veri esperti del politicamente corretto, mentre gli ultracorpi fanno i loro giochi. Un momento. Non sarà che anche quelli che non abbiamo già individuato come ultracorpi sono in realtà ultracorpi pure loro?

S.C.
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