Dai lavori con le paste modellabili fino alla protesta contro il degrado nella città di Cagliari: NURA racconta i suoi primi cinque mesi di vita
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(IlMinuto) – Cagliari, 2 marzo – Dall'incontro tra lo studio della tradizione sarda, il lavoro delle paste modellabili e la creatività nasce il marchio Nura, che in pochi mesi di vita è riuscito ad attirare su di sé lo sguardo di molti curiosi, che hanno potuto apprezzare il modo in cui, nelle ultime settimane, i manufatti del laboratorio di Quartu Sant'Elena sono stati associati a una singolare protesta contro il degrado nella città di Cagliari. “Ciascuno ha le proprie armi – afferma la titolare del marchio Nura - In Sardegna abbiamo studiosi che combattono tutti i giorni servendosi della scrittura, cantautori che lo fanno con la musica, fotografi attraverso i loro scatti e NURA cerca di farlo con le sue creazioni. Ho scelto l'arte perchè non si può svegliare chi dorme con una secchiata d'acqua gelida. Come risultato siotterrebbe ancora più indifferenza”.
Così Nura si racconta alla Redazione de IlMinuto.
Quando e come nasce Nura?
Nura è giovanissima, ha appena cinque mesi e nasce da una chiacchierata con un'amica laureata in Psicologia del Lavoro. Lavoravo le paste modellabili già da qualche tempo, ma i miei lavori non mi soddisfavano. Facevo un po' di tutto, non avevo una linea precisa: mi piaceva creare e andavo alla ricerca di idee, magari prendendo ispirazione da qualcuno più bravo di me. Ed erano tante, troppe! Realizzavo le mie creazioni pensando cosa potesse piacere, cosa andasse di moda. Il mio nome era Idea Fimo. Quella chiacchierata è stata talmente illuminante che, una volta a casa mi sono messa subito alla ricerca di un nuovo nome e una nuova linea. Avevo capito che ciascuno ha la sua strada e io iniziavo a vedere la mia. Sono sempre stata un'appassionata logorroica di storia e tradizioni sarde. La trasformazione è stata naturale. Ho scelto il nome NURA tra tanti, tantissimi nomi, per diverse ragioni. Tra queste l'assonanza con Nur-, Nora, toponimi diffusi in Sardegna, il cui significato è luce, fuoco. Da quel momento è stato tutto più facile, tutto arrivava come un fiume in piena. L'ispirazione non mi mancava mai. Da allora le creazioni di NURA sono per me una valvola di sfogo, il mio scacciapensieri. Amo dire che nel mio caso è stato un percorso inverso: è nato tutto seriamente e poi è diventato un gioco.
Quale è l'obiettivo di Nura?
Essendo un gioco NURA non ha obbiettivi precisi. Fino ad ora è stato tutto un divenire, qualcosa di non programmato. Mi piace l'idea di poter diffondere un po' di cultura sarda senza presunzioni, con simpatia e sopratutto senza imposizioni. L' unico vero obbiettivo prefissato sin dall'inizio è quello portato avanti dalla linea Disizos : realizzare in scala tutti i costumi della Sardegna. Questo si è rivelato il mio punto forte, forse perché un po' azzardato. Realizzando i costumi mi sono resa conto dell'enorme varietà di abiti tradizionali sopravvissuti nei secoli e ho imparato ad apprezzare la precisione di ogni singola piega. E' superfluo dire che sono dei capolavori di sartoria e sono difficilissimi da realizzare.
Da qualche giorno il nome di Nura è associato a una protesta molto originale. Ce la racconta?
La protesta porta il nome di "Cagliari silenziosa" e sceglie modalità un po' insolite. In questi giorni passeggiando per la città e i dintorni potreste trovare, sparse quà e là, delle strane pecorelle colorate. Non ignoratele, non sono lì per caso. Ho scelto dei punti strategici, particolarmente silenziosi, che invecchiano sotto l'indifferenza di molti. Le pecorelle sono state messe lì per essere salvate, almeno loro, dal silenzio. I luoghi scelti fino ad ora sono stati l'Ospedale Marino, parte del litorale di Quartu, l'area archeologica di Tuvixeddu e il parco di Molentargius. In Sardegna abbiamo molto più di quanto noi sardi immaginiamo o di quanto ci abbiano fatto credere. La nostra isola è un museo a cielo aperto, che racconta la storia di un popolo antico e fiero delle sue tradizioni. La protesta parte da Cagliari, città emblema dell'indifferenza se guardiamo al degrado di alcuni siti di rilevanza archeologica e ambientale che darebbero un'importanza da primato alla città stessa. E' sufficiente nominare le aree di Tuvixeddu e di Molentargius, uniche nel loro genere sopratutto per la posizione centrale all'interno del contesto urbano in cui si trovano. In qualsiasi altra parte del mondo sarebbero considerate una manna dal cielo, mentre qui vengono abbandonate.
Quali sono i riusultati di questa protesta?
Il progetto iniziale era quello di lasciare le pecorelle nell'attesa che qualche passante le notasse. Avevo immaginato il grado di indifferenza delle persone, ma non potevo immaginare che sarebbe arrivato a tanto: le mie brebì (questo è il nome attribuitogli dalla prima madre adottiva) sono rimaste anche giorni appese nel silenzio senza che nessuno se ne accorgesse. Eppure tutti i luoghi scelti sono aree abbastanza frequentate. Non immaginavo invece che si sarebbe scatenata una caccia al tesoro tra i miei contatti di facebook e la cosa mi ha divertita e ha avvalorato ancora di più il vero significato della protesta: l'indifferenza. Oggi siamo troppo distratti dalle nostre preoccupazioni per dare attenzione a cio' che ci circonda. Abbiamo perso il contatto con la natura e con la realtà; questo ci porta ad accettare l'inacettabile. E se c'è chi non nota una struttura in rovina in riva al mare, come posso aspettarmi che venga notata una pecorella colorata poco più grande di una noce?
Quanta Sardegna c'è nelle vostre creazioni?
NURA è Sardegna. Non c'è creazione che non si nutra di tradizione. Ogni cosa che realizzo è preceduta da uno studio ed una ricerca spasmodica e tutto ha una storia. "Attraverso i secoli e le religioni prima, e sopraffatti dalla modernità poi, abbiamo perso parte della nostra memoria storica e culturale. Niente è riuscito a cancellare però la simbologia che ha accompagnato millenni di tradizione. La Sardegna è e rimarrà sempre un mistero nella Storia finché continueranno ad esistere guerrieri quattrocchi e quattrobraccia. La Sardegna è e rimarrà sempre una società matriarcale finché dee madri di ogni peso e forma continueranno a riemergere dalla terra per ricordarci il nostro posto. La Sardegna rimarrà sempre Sardegna finché ci sarà l'ultimo mammuthone a proteggerla". Questo è il motto che accompagna NURA e credo che renda bene l'idea. E aggiungo che NURA esisterà finché ci sarà tradizione da raccontare.
Progetti per il futuro?
Oggi non è facile fare progetti per il futuro, soprattutto come singoli. NURA nasce dalla collaborazione di più menti, che con le loro idee e i loro consigli hanno contribuito a dare un volto ad un'ispirazione ed è continuamente alla ricerca di nuove fonti e nuove collaborazioni. Oggi il sistema ti insegna che chi fa da se fa per tre, ma ti nasconde che tre fanno per cento. Il mio sogno è quello di creare una rete che, per quanto piccola, possa raggiungere obbiettivi altrimenti irraggiungibili o perlomeno cercare di resistere a questo stato di crisi, dove ciascuno è costretto a soffocare le proprie competenze, e deve scendere a compromessi per necessità. Necessita': parola che ultimamente si sente troppo spesso.
F.P.
Così Nura si racconta alla Redazione de IlMinuto.
Quando e come nasce Nura?
Nura è giovanissima, ha appena cinque mesi e nasce da una chiacchierata con un'amica laureata in Psicologia del Lavoro. Lavoravo le paste modellabili già da qualche tempo, ma i miei lavori non mi soddisfavano. Facevo un po' di tutto, non avevo una linea precisa: mi piaceva creare e andavo alla ricerca di idee, magari prendendo ispirazione da qualcuno più bravo di me. Ed erano tante, troppe! Realizzavo le mie creazioni pensando cosa potesse piacere, cosa andasse di moda. Il mio nome era Idea Fimo. Quella chiacchierata è stata talmente illuminante che, una volta a casa mi sono messa subito alla ricerca di un nuovo nome e una nuova linea. Avevo capito che ciascuno ha la sua strada e io iniziavo a vedere la mia. Sono sempre stata un'appassionata logorroica di storia e tradizioni sarde. La trasformazione è stata naturale. Ho scelto il nome NURA tra tanti, tantissimi nomi, per diverse ragioni. Tra queste l'assonanza con Nur-, Nora, toponimi diffusi in Sardegna, il cui significato è luce, fuoco. Da quel momento è stato tutto più facile, tutto arrivava come un fiume in piena. L'ispirazione non mi mancava mai. Da allora le creazioni di NURA sono per me una valvola di sfogo, il mio scacciapensieri. Amo dire che nel mio caso è stato un percorso inverso: è nato tutto seriamente e poi è diventato un gioco.
Quale è l'obiettivo di Nura?
Essendo un gioco NURA non ha obbiettivi precisi. Fino ad ora è stato tutto un divenire, qualcosa di non programmato. Mi piace l'idea di poter diffondere un po' di cultura sarda senza presunzioni, con simpatia e sopratutto senza imposizioni. L' unico vero obbiettivo prefissato sin dall'inizio è quello portato avanti dalla linea Disizos : realizzare in scala tutti i costumi della Sardegna. Questo si è rivelato il mio punto forte, forse perché un po' azzardato. Realizzando i costumi mi sono resa conto dell'enorme varietà di abiti tradizionali sopravvissuti nei secoli e ho imparato ad apprezzare la precisione di ogni singola piega. E' superfluo dire che sono dei capolavori di sartoria e sono difficilissimi da realizzare.
Da qualche giorno il nome di Nura è associato a una protesta molto originale. Ce la racconta?
La protesta porta il nome di "Cagliari silenziosa" e sceglie modalità un po' insolite. In questi giorni passeggiando per la città e i dintorni potreste trovare, sparse quà e là, delle strane pecorelle colorate. Non ignoratele, non sono lì per caso. Ho scelto dei punti strategici, particolarmente silenziosi, che invecchiano sotto l'indifferenza di molti. Le pecorelle sono state messe lì per essere salvate, almeno loro, dal silenzio. I luoghi scelti fino ad ora sono stati l'Ospedale Marino, parte del litorale di Quartu, l'area archeologica di Tuvixeddu e il parco di Molentargius. In Sardegna abbiamo molto più di quanto noi sardi immaginiamo o di quanto ci abbiano fatto credere. La nostra isola è un museo a cielo aperto, che racconta la storia di un popolo antico e fiero delle sue tradizioni. La protesta parte da Cagliari, città emblema dell'indifferenza se guardiamo al degrado di alcuni siti di rilevanza archeologica e ambientale che darebbero un'importanza da primato alla città stessa. E' sufficiente nominare le aree di Tuvixeddu e di Molentargius, uniche nel loro genere sopratutto per la posizione centrale all'interno del contesto urbano in cui si trovano. In qualsiasi altra parte del mondo sarebbero considerate una manna dal cielo, mentre qui vengono abbandonate.
Quali sono i riusultati di questa protesta?
Il progetto iniziale era quello di lasciare le pecorelle nell'attesa che qualche passante le notasse. Avevo immaginato il grado di indifferenza delle persone, ma non potevo immaginare che sarebbe arrivato a tanto: le mie brebì (questo è il nome attribuitogli dalla prima madre adottiva) sono rimaste anche giorni appese nel silenzio senza che nessuno se ne accorgesse. Eppure tutti i luoghi scelti sono aree abbastanza frequentate. Non immaginavo invece che si sarebbe scatenata una caccia al tesoro tra i miei contatti di facebook e la cosa mi ha divertita e ha avvalorato ancora di più il vero significato della protesta: l'indifferenza. Oggi siamo troppo distratti dalle nostre preoccupazioni per dare attenzione a cio' che ci circonda. Abbiamo perso il contatto con la natura e con la realtà; questo ci porta ad accettare l'inacettabile. E se c'è chi non nota una struttura in rovina in riva al mare, come posso aspettarmi che venga notata una pecorella colorata poco più grande di una noce?
Quanta Sardegna c'è nelle vostre creazioni?
NURA è Sardegna. Non c'è creazione che non si nutra di tradizione. Ogni cosa che realizzo è preceduta da uno studio ed una ricerca spasmodica e tutto ha una storia. "Attraverso i secoli e le religioni prima, e sopraffatti dalla modernità poi, abbiamo perso parte della nostra memoria storica e culturale. Niente è riuscito a cancellare però la simbologia che ha accompagnato millenni di tradizione. La Sardegna è e rimarrà sempre un mistero nella Storia finché continueranno ad esistere guerrieri quattrocchi e quattrobraccia. La Sardegna è e rimarrà sempre una società matriarcale finché dee madri di ogni peso e forma continueranno a riemergere dalla terra per ricordarci il nostro posto. La Sardegna rimarrà sempre Sardegna finché ci sarà l'ultimo mammuthone a proteggerla". Questo è il motto che accompagna NURA e credo che renda bene l'idea. E aggiungo che NURA esisterà finché ci sarà tradizione da raccontare.
Progetti per il futuro?
Oggi non è facile fare progetti per il futuro, soprattutto come singoli. NURA nasce dalla collaborazione di più menti, che con le loro idee e i loro consigli hanno contribuito a dare un volto ad un'ispirazione ed è continuamente alla ricerca di nuove fonti e nuove collaborazioni. Oggi il sistema ti insegna che chi fa da se fa per tre, ma ti nasconde che tre fanno per cento. Il mio sogno è quello di creare una rete che, per quanto piccola, possa raggiungere obbiettivi altrimenti irraggiungibili o perlomeno cercare di resistere a questo stato di crisi, dove ciascuno è costretto a soffocare le proprie competenze, e deve scendere a compromessi per necessità. Necessita': parola che ultimamente si sente troppo spesso.
F.P.
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