Documento: lettera aperta di una madre, studentessa e lavoratrice precaria contro il taglio dei corsi serali
Salve,
sono oltre che madre e lavoratrice (precaria), una studente dei corsi serali del Pertini, di Cagliari, quindi dal Medio Campidano dove risiedo viaggio insieme ad altri due compagni ogni sera per andare a scuola da anni oramai.
Quest'anno ho superato con successo l'esame di qualifica di terza e sono ammessa alla frequenza della quarta...ma una quarta che ..con un colpo di spugna è stata cancellata..quindi di 7 classi ne hanno lasciato solo due la terza e la quinta in quanto terminali.
Ma questo non è accaduto solo al nostra scuola ma a tutti i serali della Sardegna...Ma come è possibile tutto questo? I nostri diritti di cittadini dove sono andati a finire? Abbiamo fatto tanti sacrifici per frequentare e studiare incastrando i vari impegni di scuola, con famiglia e lavoro, trascurando anche alcuni aspetti della nostra vita e ora...ora ci ritroviamo con un pugno di mosche in mano. Perchè oggi come oggi una qualifica non basta (tra l'atro io lavoro già nel settore e sono già in possesso di questa qualifica) il nostro obiettivo è il diploma, che ci serve come miglioramento nel nostro lavoro, come inizio di un lavoro etc...sapete bene che oramai i datori di lavori richiedono come requisito minimo il diploma e noi quarantenni pluriqualificati con esperienza che ci troviamo improvvisamente disoccupati o precari cosa dobbiamo fare?
Come possiamo ottenere un lavoro o migliorarci se ci viene negato il diritto di formarci?? Ci dicono di lavorare fino ai 65 anni, ma come se non ci danno l'occasione?? Ma questo non tocca solo noi studenti lavoratori e non ma anche i nostri cari docenti, i precari hanno perso il posto e chi era di ruolo si dovrà alternare con il diurno oppure verrà trasferito ad altra scuola. Ma che succede? Possibile che i conti dello Stato devono essere saldati con i soldi "risparmiati" con il negarci un nostro diritto?
Non ci stiamo...Non vogliamo fare una politica colorata, ma solo una politica di cittadini. E' per questo che chiediamo sostegno da tutti voi...per il nostro futuro e per nostro intendo genitori figli etc...Sosteneteci perchè tutto questo non passi in sordina.
Diffondete la notizia perchè tutti uniti abbiamo una speranza.
Patrizia Carrus
sono oltre che madre e lavoratrice (precaria), una studente dei corsi serali del Pertini, di Cagliari, quindi dal Medio Campidano dove risiedo viaggio insieme ad altri due compagni ogni sera per andare a scuola da anni oramai.
Quest'anno ho superato con successo l'esame di qualifica di terza e sono ammessa alla frequenza della quarta...ma una quarta che ..con un colpo di spugna è stata cancellata..quindi di 7 classi ne hanno lasciato solo due la terza e la quinta in quanto terminali.
Ma questo non è accaduto solo al nostra scuola ma a tutti i serali della Sardegna...Ma come è possibile tutto questo? I nostri diritti di cittadini dove sono andati a finire? Abbiamo fatto tanti sacrifici per frequentare e studiare incastrando i vari impegni di scuola, con famiglia e lavoro, trascurando anche alcuni aspetti della nostra vita e ora...ora ci ritroviamo con un pugno di mosche in mano. Perchè oggi come oggi una qualifica non basta (tra l'atro io lavoro già nel settore e sono già in possesso di questa qualifica) il nostro obiettivo è il diploma, che ci serve come miglioramento nel nostro lavoro, come inizio di un lavoro etc...sapete bene che oramai i datori di lavori richiedono come requisito minimo il diploma e noi quarantenni pluriqualificati con esperienza che ci troviamo improvvisamente disoccupati o precari cosa dobbiamo fare?
Come possiamo ottenere un lavoro o migliorarci se ci viene negato il diritto di formarci?? Ci dicono di lavorare fino ai 65 anni, ma come se non ci danno l'occasione?? Ma questo non tocca solo noi studenti lavoratori e non ma anche i nostri cari docenti, i precari hanno perso il posto e chi era di ruolo si dovrà alternare con il diurno oppure verrà trasferito ad altra scuola. Ma che succede? Possibile che i conti dello Stato devono essere saldati con i soldi "risparmiati" con il negarci un nostro diritto?
Non ci stiamo...Non vogliamo fare una politica colorata, ma solo una politica di cittadini. E' per questo che chiediamo sostegno da tutti voi...per il nostro futuro e per nostro intendo genitori figli etc...Sosteneteci perchè tutto questo non passi in sordina.
Diffondete la notizia perchè tutti uniti abbiamo una speranza.
Patrizia Carrus
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