Documento: lettera aperta ai cittadini del territorio da parte degli occupanti dell'Ex Q (8/11/2010)
Cari cittadini,
è arrivato il momento di presentarci (per chi ancora non ci conosce) e di parlare per chiarire dubbi, dialogare, verificare proposte: per mandare avanti il progetto ex-Q tutti insieme. In cinque mesi di occupazione tante cose sono accadute nella struttura abbandonata della ex Questura. La prima, sotto gli occhi di tutti, è che il palazzo ha ripreso vita: quattro piani di stanze abbandonate sono diventati quattro piani di laboratori funzionanti e attivi. La spontaneità ha così messo in moto un ciclo a catena: dalla progettazione teorica alla immediata implementazione delle idee. I 21 laboratori operativi, tuttavia, sono il riflesso di una realtà già esistente e non il frutto di una teorizzazione ideologica. Ed ecco anche perchè l’ex-Q non è soltanto una questione istituzionale-legale-amministrativa: l’ex-Q è lo specchio della realtà sociale del territorio. Qui sono confluite realtà artistiche, artigianali e anche disagio sociale. E’ nostra convinzione che un tessuto sociale non è un tessuto monocolore sezionabile in settori, bensì un arazzo dai disegni colorati e ricchi di complessità formative e in creazione. Ecco perchè il nostro progetto è un progetto per sua natura già esistente e, al tempo stesso, in evoluzione. Un work in progress, perchè questa è l’unica forma possibile per mettere in pratica una risposta attiva alle effettive esigenze della realtà urbana in cui viviamo. Artiginato, arte, formazione, sperimentazione nell’era della multi-culturalità si incontrano continuamente, si parlano, litigano e si contaminano. Ora, in una città in cui il museo di arte contemporanea (masedu) è chiuso, poco importa, perchè questa è l’era dei musei vivi e aperti a tutti dove l’arte è creazione collettiva e ogni individuo è maestro di sè stesso. Non vogliamo permanere in una dimensione di Agenzia Nomade” ma vogliamo essere un punto di riferimento stabile per il nomadismo artistico, non solo sardo ma anche internazionale. Ed è per questo che continuiamo ad auspicare un’apertura al dialogo che diventi fondamento per una stabilità culturale artistica e sociale. Auspichiamo anche che tutti coloro che hanno dato tanto in termini di arte e cultura al territorio ci sostengano attivamente e si integrino armoniosamente nel progetto ex-Q già esistente, in modalità chiare, definite, ma sopratutto oneste. Per ora, con le poche risorse disponibili, stiamo rendendo sostenibile un progetto tanto tanto vasto che in mano agli imprenditori costerebbe centinaia di migliaia di euro per allestire laboratori troppo spesso nati e già morti. E siccome all’ex-Q l’arte esiste e non si vende ma si partecipa, cogliamo l’occasione speciale che ci è stata offerta oggi, per invitarvi a partecipare attivamente (oltre ai laboratori già pienamente attivi) ai seguenti gruppi di lavoro che hanno necessità di risorse umane: - Gruppo di lavoro cultura-conoscenza U 18 (Under 18) ideato per fornire ai giovani sotto i 18 anni dei percorsi di conoscenza e formazione scolastica attraverso una technica di insegnamento basata sui linguaggi dell’arte (visiva, teatrale e musicale); - Gruppo di lavoro Arte-Artigianato il quale sviluppa un lavoro di produzione a marchio ex-Q per realizzare un mercatino artistico che si piazzerà all’interno dei locali della ex Questura (ex Ufficio Passaporti) al fine di auto-finanziarci e organizzare una cena sociale in occasione della vigilia di Natale. Per concludere, cari cittadini, vi invitiamo seplicemente a visitarci per rendervi conto di persona di ciò che sta realemente accadendo all’ex-Q.
A presto!
Gli Occupanti dell’ex-Q
è arrivato il momento di presentarci (per chi ancora non ci conosce) e di parlare per chiarire dubbi, dialogare, verificare proposte: per mandare avanti il progetto ex-Q tutti insieme. In cinque mesi di occupazione tante cose sono accadute nella struttura abbandonata della ex Questura. La prima, sotto gli occhi di tutti, è che il palazzo ha ripreso vita: quattro piani di stanze abbandonate sono diventati quattro piani di laboratori funzionanti e attivi. La spontaneità ha così messo in moto un ciclo a catena: dalla progettazione teorica alla immediata implementazione delle idee. I 21 laboratori operativi, tuttavia, sono il riflesso di una realtà già esistente e non il frutto di una teorizzazione ideologica. Ed ecco anche perchè l’ex-Q non è soltanto una questione istituzionale-legale-amministrativa: l’ex-Q è lo specchio della realtà sociale del territorio. Qui sono confluite realtà artistiche, artigianali e anche disagio sociale. E’ nostra convinzione che un tessuto sociale non è un tessuto monocolore sezionabile in settori, bensì un arazzo dai disegni colorati e ricchi di complessità formative e in creazione. Ecco perchè il nostro progetto è un progetto per sua natura già esistente e, al tempo stesso, in evoluzione. Un work in progress, perchè questa è l’unica forma possibile per mettere in pratica una risposta attiva alle effettive esigenze della realtà urbana in cui viviamo. Artiginato, arte, formazione, sperimentazione nell’era della multi-culturalità si incontrano continuamente, si parlano, litigano e si contaminano. Ora, in una città in cui il museo di arte contemporanea (masedu) è chiuso, poco importa, perchè questa è l’era dei musei vivi e aperti a tutti dove l’arte è creazione collettiva e ogni individuo è maestro di sè stesso. Non vogliamo permanere in una dimensione di Agenzia Nomade” ma vogliamo essere un punto di riferimento stabile per il nomadismo artistico, non solo sardo ma anche internazionale. Ed è per questo che continuiamo ad auspicare un’apertura al dialogo che diventi fondamento per una stabilità culturale artistica e sociale. Auspichiamo anche che tutti coloro che hanno dato tanto in termini di arte e cultura al territorio ci sostengano attivamente e si integrino armoniosamente nel progetto ex-Q già esistente, in modalità chiare, definite, ma sopratutto oneste. Per ora, con le poche risorse disponibili, stiamo rendendo sostenibile un progetto tanto tanto vasto che in mano agli imprenditori costerebbe centinaia di migliaia di euro per allestire laboratori troppo spesso nati e già morti. E siccome all’ex-Q l’arte esiste e non si vende ma si partecipa, cogliamo l’occasione speciale che ci è stata offerta oggi, per invitarvi a partecipare attivamente (oltre ai laboratori già pienamente attivi) ai seguenti gruppi di lavoro che hanno necessità di risorse umane: - Gruppo di lavoro cultura-conoscenza U 18 (Under 18) ideato per fornire ai giovani sotto i 18 anni dei percorsi di conoscenza e formazione scolastica attraverso una technica di insegnamento basata sui linguaggi dell’arte (visiva, teatrale e musicale); - Gruppo di lavoro Arte-Artigianato il quale sviluppa un lavoro di produzione a marchio ex-Q per realizzare un mercatino artistico che si piazzerà all’interno dei locali della ex Questura (ex Ufficio Passaporti) al fine di auto-finanziarci e organizzare una cena sociale in occasione della vigilia di Natale. Per concludere, cari cittadini, vi invitiamo seplicemente a visitarci per rendervi conto di persona di ciò che sta realemente accadendo all’ex-Q.
A presto!
Gli Occupanti dell’ex-Q
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