Lettera delle associazioni ambientaliste sul progetto Campi Ormeggio nell’Area Marina Protetta di Capo Caccia - Isola Piana

4 Settembre 2024
porto conte area marina protetta

Pubblichiamo integralmente la lettera che, in data 3 settembre, è stata iviata dalle associazioni ambientaliste Italia Nostra Sardegna, Lipu, SardegnAmbiente, Punta Giglio Libera-Ridiamo Vita al Parco, Earth Gardeners, Parco NordOvest Sardegna e Sardenya i Llibertat alle autorità con richiesta di un autorevole e tempestivo intervento sul progetto di realizzazione di cinque nuovi campi boe (due dei quali con ormeggi per yacht e maxi yacht fino a 40, 70 e 100 metri di lunghezza) nel cuore dell’Area Marina Protetta (AMP) di Porto Conte.

 

Comune di Alghero
protocollo@pec.comune.alghero.ss.it

Al Sindaco Dott. Raimondo Cacciotto

Al Presidente del Consiglio comunale Sig. Mimmo Pirisi

Agli Assessori comunali

Ai presidenti di Commissione I e V: Sig.ri Giusy Piccone e Christian Mulas

Ai Capigruppo consiliari
Assessorato regionale all’ambiente Regione Sardegna

All’Assessora Rosanna Laconi
amb.assessore@pec.regione.sardegna.it

Direzione generale della difesa dell'ambiente
difesa.ambiente@pec.regione.sardegna.it

Al Direttore Generale Matteo Muntoni

Al Direttore del Servizio VIA Sergio Deiana

Al Coordinatore di settore Valentina Grimaldi

All’On. Valdo di Nolfo
consiglioregionale@pec.crsardegna.it


OGGETTO Piano Nazionale Ripresa e Resilienza MER - Interventi 9, 10 e 11 "Attività di Protezione di habitat sensibili mediante la realizzazione di Campi Ormeggio nell’Area MarinaProtetta di Capo Caccia - Isola Piana” CUP: I81G22000100001. Proponente: RTP Corrias-
DPconsulting-Achenza-Lopez-Geomars. Valutazione appropriata (Livello II della V.Inc.A.), ai sensi dell’art. 5 del D.P.R. n. 357/97 e s.m.i. e delle Direttive regionali per la V.Inc.A.(D.G.R. n. 30/54 del 30 settembre 2022).
Problemi di accessibilità agli atti, carenze nella documentazione pubblicata e impossibilità di formulare osservazioni entro la data prevista

Premesso che
• La componente 4 (M2C4) della Missione 2 del PNRR, che riguarda la Rivoluzione verde e la transizione ecologica, finanzia progetti sulla tutela del territorio e della risorsa idrica.
• All’interno della componente 4, la Misura 3 si occupa della salvaguardia della qualità dell’aria e la biodiversità del territorio attraverso la tutela delle aree verdi, del suolo e delle aree marine.
• Con l’Investimento 3.5 della suddetta Misura si è voluto finanziare oltre 20 aree marine protette con lo scopo di attuare il ripristino e la tutela dei fondali e degli habitat marini.
• A seguito della linea di investimento 3.5, l’Area Marina Protetta Capo Caccia - Isola Piana e la ZSC ITB010042 ha ottenuto un finanziamento di circa 1.700.000,00 euro da investire per il posizionamento di 125 gavitelli a protezione della Posidonia oceanica, altrimenti soggetta impoverimento costante dovuto agli ancoraggi non sorvegliati.
• In conseguenza dei finanziamenti pregressi il numero totale delle boe di ormeggio nell’AMP sarà di oltre 200.

Si premette che:

A) Per quanto concerne il procedimento in sede di ENTE PARCO

• Solo casualmente, in questi giorni, si è appreso che il Raggruppamento Temporaneo di Professionisti, Corrias-DPconsulting-Achenza-Lopez-Geomars, ha depositato in data 05.08.2024, presso il Servizio V.I.A., l'istanza di attivazione del procedimento di
Valutazione appropriata (Livello II della V.Inc.A.) per la realizzazione di Campi Ormeggio nell’Area Marina Protetta di Capo Caccia - Isola Piana e che dal 9 agosto sono aperte le osservazioni del pubblico che improrogabilmente si chiuderanno il 7 settembre 2024.
• Nessun avviso è comparso, nel sito del Parco Naturale Regionale di Porto Conte, dell’avvenuto deposito presso gli uffici regionali dell’istanza di VIncA. L’ultima informazione pubblicata nel sito istituzionale dell’Area Marina protetta risale al 13 settembre 2023.
• La Commissione di Riserva dell’AMP, insediata il 15/04/2019, il cui mandato èscaduto nell’aprile 2023, non risulta sia stata mai interpellata su questo tema nei quattro anni della sua operatività.
• Negli ultimi anni l’Amministrazione del Parco risulta estremamente carente nel garantire l’accesso alle informazioni e il coinvolgimento dei cittadini e dell’intera comunità.
• Gli elaborati progettuali sono stati pubblicati solo in forma parziale sui siti istituzionali dell’Ente Parco e della Regione, né è stato reso pubblico all’Albo Pretorio dell’Ente Parco e del Comune di Alghero l’avviso di presentazione dell’istanza di attivazione
della procedura di Valutazione di Incidenza Appropriata del Progetto.

B) Per quanto concerne il procedimento in sede regionale:

• Sul sito della Regione relativo alla pubblicazione della documentazione della procedura di VinCa è presente la sola relazione di incidenza ambientale (VinCa) e l’allegato 06 (relazione generale del progetto di fattibilità), mentre non sono consultabili i restanti elaborati progettuali.
• Il documento sopracitato non è sufficiente per poter redigere osservazioni circostanziate rispetto ad un progetto di così estesa portata, che investe le componenti biotiche e abiotiche degli habitat, e incide sensibilmente sul paesaggio, sugli aspetti ecosistemici ed economico-sociali dell’intero Golfo di Alghero.
• Appare peraltro irrituale se non illegittimo che la richiesta di VinCa alla Regione sia stata inoltrata dal gruppo di professionisti che ha redatto il piano di fattibilità, piuttosto che (come previsto dalla norma) dall’Ente Parco titolare del finanziamento e con
competenza esclusiva in ambito procedimentale.
• Non si comprende come si possa eseguire una valutazione ponderata in assenza delle relazioni paesaggistica, generale tecnico-illustrativa, e geologica. Tutto ciò in aperta violazione delle disposizioni regionali in materia di documentazione da produrre nei procedimenti di VinCa.

TUTTO CIÒ PREMESSO SI RILEVA CHE:


• Ancora una volta l’Ente Parco pone in essere una strategia tesa ad accentrare il processo decisionale in forma monocratica, evadendo l’obbligo della pubblicizzazioni degli atti procedimentali nella loro compiutezza, e persegue il fine occulto di impedire
la partecipazione della collettività ai processi decisionali. È appena il caso di ricordare che l’art.6, paragrafo 3, seconda parte della 92/43/CEE prevede che le Autorità nazionali competenti diano il loro accordo su un piano o progetto, soltanto dopo aver avuto la certezza che esso non pregiudicherà l'integrità del sito in causa e, se del caso, previo parere dell'opinione pubblica. Nell’applicazione di tale disposizione si deve tenere conto di quanto espresso dalla Corte di Giustizia europea, nella sentenza C-243/15, in cui si afferma che “l’art 6(3) della DH deve essere letto in combinato disposto con l’art. 6, paragrafo 1, lettera b) della Convenzione di Aarhus,
quale strumento che costituisce parte integrante dell’ordinamento giuridico dell’UE”.
La Convenzione internazionale di Aarhus (1998) ratificata dall’UE con Direttiva 2003/4/CE e dall’Italia con la legge 16 marzo 2001 n. 108, ha per oggetto l’accesso alle informazioni, la partecipazione del pubblico ai processi decisionali e l’accesso alla giustizia in materia ambientale. La Corte di Giustizia Europea ha pertanto riconosciuto il diritto alla partecipazione del pubblico alle procedure attuate ai sensi
dell'articolo 6, paragrafo 3, della direttiva Habitat, nonché stabilito che le decisioni ad esse correlate rientrano nell'ambito di applicazione dell'articolo 9, paragrafo 2, della Convenzione di Aarhus, garantendo pertanto l’accesso alla giustizia su tali provvedimenti come, ad esempio, in merito all'adeguatezza delle conclusioni delle valutazioni condotte.
• Quest’ultimo Progetto relativo alla Zona Speciale di Conservazione di Capo Caccia Isola Piana, come la totalità delle iniziative progettuali fin qui esperite, viene ancora presentato in assenza di un Piano del Parco approvato, che in coerenza con la legge istitutiva, dovrebbe indicare gli obiettivi specifici e le relative priorità e precisare le destinazioni d’uso da osservare in relazione alle funzioni assegnate alle sue diverse componenti.
• Il Ministero non ha ancora approvato il prescritto “REGOLAMENTO DI ESECUZIONE ED ORGANIZZAZIONE DELL'AREA MARINA PROTETTA «Capo Caccia – Isola Piana» (fondamentale adempimento istituzionale dettato dall’articolo 28, comma 5,
Legge 31 dicembre 1982, n. 979)”.


CONSIDERATO CHE


• nelle linee programmatiche della Coalizione uscita vincente dalla recente tornata elettorale è stato ribadito l’intendimento di voler dare voce ai cittadini ed ai portatori di interesse, recependone le istanze
• sia primario diritto della cittadinanza tutta di essere ampiamente informata e messa nelle condizioni di potersi documentare e informare sui processi di trasformazione del territorio al fine di poter esprimere in piena libertà un proprio giudizio critico ai fini dell’assunzione delle decisioni, così come prescritto dalla vigente normativa (D.Lgs.152/2006).

Chiediamo
nel segno della leale e franca cooperazione a cui si è finora ispirato l’agire dell’Amministrazione in carica, un incontro la cui urgenza è dettata dalle scadenze ravvicinate imposte dal procedimento, al fine di discutere a tutto campo le criticità sopra evidenziate e giungere ad una soluzione non solo della problematica esposta, ma del modus agendi in ambito procedimentale del management dell’Ente Parco.
Riteniamo infatti che la partecipazione della cittadinanza alle decisioni che interessano un territorio di cui si rivendica il diritto di appartenenza oltre che quello di natalità, faccia parte di quella sfera di diritti inalienabili sanciti non solo dall’ordinamento
vigente, ma ispirati ai principi universali di giustizia ed equità.

Si resta dunque in attesa di un urgente cenno di riscontro.

Cordiali saluti Alghero, 03.09.2024

LE ASSOCIAZIONI FIRMATARIE

Italia Nostra Sardegna
Lipu
SardegnAmbiente
Punta Giglio Libera-Ridiamo Vita al Parco
Earth Gardeners
Parco NordOvest Sardegna
Sardenya i Llibertat

Foto presa da Wikipedia

© RIPRODUZIONE RISERVATA