Ogliastra, presentato "Cento Cose d’Arzana" di Fausto Ferreli

Nella sala del Consiglio comunale di Arzana è stata presentato ieri il volume di Fausto Ferreli intitolat "Cento cose d’Arzana" pubblicato dalle Edizioni Grafiche del Parteolla. Il libro, come dichiarato dall'autore nell'introduzione, ha avuto origine da appunti annotati quasi casualmente su un taccuino durante ricerche svolte per puro diletto lasciando intravedere la possibilità di un'indagine più approfondita sulla società di Arzana. Nel libro sono presenti notizie che, secondo gli attuali standard morali, potrebbero suscitare, per utilizzare le parole della relatrice Fadda, "un tuffo al cuore". Per esempio, nel 1856, in risposta a una proposta dell'intendente provinciale, il consiglio comunale di Arzana si oppose all'apertura di una scuola femminile, giustificando la decisione con l'affermazione che "sarebbe stato lo stesso che spendere tutto invano senza speranza di rimedio per l’avvenire". Curiosità ha suscitato la presenza del flebotomo e delle levatrici, con conseguente alta mortalità durante il parto. Solo nel 1910, Anna Maria Amato, residente a Lanusei, fu nominata prima ostetrica ad Arzana in seguito a un concorso indetto dal commissario regio Pietro David per far fronte al numero significativo di decessi durante il parto. Presnti nell’opera questioni urbanistiche e agrarie necessarie alla ricostruzione del tessuto sociale del centro ogliastrino nel corso di questi anni.