Tortolì, Bortigali, Burcei e Ghilarza, le tappe di Musas e Terras
“In su tempus chi mudat”, è il titolo scelto per la quinta edizione di “Musas e Terras”: una serie di manifestazioni, concerti, spettacoli e convegni scientifici, dedicati alla poesia e alle espressioni musicali di tradizione orale del mondo, con un’attenzione speciale per le arti che hanno un radicamento storico nella cultura della nostra isola.
Il tema scelto per l'edizione 2023 “su tempus chi mudat”, pone l'attenzione sull'evoluzione dei linguaggi tradizionali, attraverso lo studio del percorso storico che ha portato le arti alla forma attuale e alla proposta di incontri, progetti e contaminazioni in grado di aprire nuove strade alla musica e la poesia sarda del futuro.
La manifestazione, giunta alla quinta edizione, si svolgerà in diversi Comuni dell’isola a partire dal 25 agosto a Tortolì e si concluderà a Cagliari il 28 dicembre con il grande concerto finale.
Musas e terras è un “Festival itinerante dei linguaggi poetici e musicali della Sardegna”, un complesso di eventi dedicati alle arti di tradizione orale del mondo, con un’attenzione speciale per quelle che hanno un radicamento storico e sociale nella cultura della Sardegna.
L'organizzazione, come di consueto, è curata direttamente dalla associazione CAMPOS in stretta collaborazione con LABIMUS dell'Università di Cagliari e il sostegno di ISRE Sardegna. Il calendario comprende concerti ed esibizioni, laboratori aperti e incontri con le scuole, un convegno scientifico internazionale e un grande concerto finale.
Il programma di Musas e Terras 2023 si apre con quattro eventi inseriti nel contesto di altrettante “festas mannas”:
Il 25 agosto, a Tortolì, all'interno del programma della festa di San Gemiliano vescovo e martire, una serata dedicata alla improvvisazione poetica e alla danza, in cui si incontrano, per la prima volta, la repentina e il cantu a mutetus. Le musiche di accompagnamento verranno rielaborate da un inedito ensemble strumentale.
Il 9 settembre a Bortigali, per i festeggiamenti di Santa Maria de Sauccu, un concerto itinerante lungo i percorsi devozionali e gli antichi muristenis. L'organizzazione è curata da Gigi Oliva con la partecipazione dei più fini interpreti del cantu a cuncordu e delle melodie acrobatiche del cantu in RE.
Il 12 settembre a Burcei, all'interno dei festeggiamenti di Santa Maria, un incontro curato da “Sotrziu launeddas Sardinia”, con l'allestimento della casa museo “Sa domu de is launeddas” e la presenza di una selezione di alcuni tra i più prestigiosi interpreti di questo strumento antichissimo e conosciuto in tutto il mondo. In più, artisti ospiti, formule sperimentali, e largo spazio agli appassionati del ballo sardo di piazza.
Il primo ottobre, infine, è la volta di Ghilarza e della festa di Santa Lughia. Una serata curata da Carlo Boeddu con melodie e danze tradizionali rivisitate e accompagnate da una inedita e ricca formula strumentale dove ottoni e percussioni si uniscono a launeddas, sulitus e strumenti a mantice. Ospiti, i cantadores a chiterra della tradizione logudorese.
A seguire, nel corso del mese di ottobre, quattro laboratori aperti, composti da un convegno di studi affiancato a una sezione artistica, nei locali della Biblioteca Lussu, Parco di Monteclaro, a Cagliari, nella sede dell'archivio Mario Cervo a Olbia, nei locali dell'Istituto Superiore Etnografico della Sardegna, di Nuoro, e presso il Centro per i Servizila Culturali U.N.L.A. di Oristano.
Nel mese di novembre è in calendario il convegno scientifico internazionale, curato dal LABIMUS dell'Università di Cagliari.
Infine, il grande concerto di chiusura, il 28 dicembre all'Auditorium del Conservatorio di Musica G. P. Da Palestrina, di Cagliari, con la partecipazione di alcuni tra i più noti interpreti della musica celtica e balcanica accanto a poeti, cantori e strumentisti della nostra isola.
m.p.