Documento: il Decalogo della Giornata mondiale del rene

11 Marzo 2011
1. I reni sono organi che si possono deteriorare, spesso senza dare alcun segno o sintomo, per cui  è necessario, una volta all’anno, misurare la pressione arteriosa e  effettuare l’esame delle urine. Talvolta può essere necessario anche  conoscere il valore della creatinina nel sangue ed effettuare un’ecografia renale.
2. I soggetti a rischio di malattia renale sono: adulti con età superiore a 60 anni, ipertesi, diabetici,  obesi, individui con familiarità per malattie renali e coloro che fanno abuso di farmaci anti-infiammatori.
3. Nella fase ultima della malattia renale (insufficienza renale terminale) gli unici rimedi sono la dialisi e/o il trapianto.
4. Si stima che oggi nel mondo 2.500.000 pazienti siano in trattamento dialitico per uremia cronica. Si calcola che oggi ci siano in Italia circa 50.000 pazienti in trattamento dialitico cronico.
5. La cause più comuni che portano all’insufficienza renale sono il diabete e   l’ipertensione arteriosa non controllata. Infatti il 72% dei dializzati nel mondo sono pazienti diabetici e/o ipertesi.
6. Il diabete si complica con il danno renale in almeno il  40% dei casi.
7. La progressione del danno renale si può rallentare con l’uso di farmaci che sono dotati di  azione reno-protettiva, sia perché controllano la pressione arteriosa, sia perché riducono la    proteinuria.
8. Il controllo della malattia renale è fondamentale anche perché migliora la prognosi cardiovascolare (chi è malato di rene spesso soffre di malattia cardiaca).
9. Prevenire si può: curare e controllare bene il Diabete e la Pressione Arteriosa significa bloccare l’evoluzione del danno renale verso la dialisi.
10. I Nefrologi della Società Italiana di Nefrologia (SIN) e della Fondazione Italiana del Rene (FIR) Onlus sanno come affrontare la malattia renale: affidatevi a loro.
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