UN ANNO FA. Crisi economica: a Roma vertice decisivo per Alcoa. A Porto Torres operai Vinyls occupano Torre Aragonese
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(IlMinuto) – Cagliari, 7 gennaio 2010 – Giornata decisiva per la Alcoa di Porto Vesme. Questa sera a Roma, nella sede del Ministero dello Sviluppo economico, si svolgerà un incontro tra l’azienda, il Governo, la Regione e i sindacati. La riunione di oggi è stata però preceduta da affermazioni assai poco rassicuranti da parte dell’amministratore delegato di Alcoa Europe, Giuseppe Toya, che, il 29 dicembre, nella sede della Confindustria di Iglesias, ha annunciato l’intenzione della multinazionale dell’alluminio di chiudere gli stabilimenti in Italia, con la perdita di 2mila posti di lavoro nel solo Sulcis. L’azienda non ritiene infatti competitive le tariffe energetiche proposte sinora dal Governo. Momenti decisivi anche per la Vinyls. In queste ore gli operai dello stabilimento di Porto Torres hanno infatti occupato la Torre Aragonese per protestare contro la mancata ripresa della produzione, nonostante l’impegno della finanziaria regionale Sfirs ad autorizzare una fideiussione bancaria di 20 milioni di euro. Fatto che avrebbe dovuto convincere l’Eni a riprendere la fornitura di materie prime. “La rivolta degli operai non si fermerà all’occupazione della Torre - si può leggere in una nota diffusa dalla Cgil Sassari – saranno messe in atto altre azioni per spingere il Governo a forzare la mano sul riavvio degli impianti Vinyls di Porto Torres, Marghera e Ravenna”. La chiusura della Vinyls nel Nord Sardegna metterebbe a rischio anche l’attività della Syndial di Assemini – osserva la Cgil – “perché lì si produce il dicloretano fornito a Vinyls per realizzare il pvc e il vcm”.
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