Dipendenti Geas ancora sul tetto della stazione di Cagliari: ferrovie a rischio paralisi. La solidarietà di aMpI: "Costruiamo il Partito dei Lavoratori Sardi"
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(IlMinuto) – Cagliari, 25 ottobre – Sono 104 i lavoratori della Geas - ditta d'appalto del Gruppo Manzoni che si occupa della pulizia dei vagoni ferroviari - che non ricevono lo stipendio da mesi. Da mercoledì scorso un gruppo di operai ha occupato il terrazzo della Stazione delle Ferrovie dello Stato di Cagliari, in via Roma, chiedendo il pagamento degli arretrati. Da oggi l'interruzione dei servizi dell'azienda sta portando alla parziale paralisi della rete ferroviaria sarda (sono già 13 le corse annullate questa mattina).
Ai lavoratori della Geas è giunta la solidarietà di a Manca pro s'Indipendentzia. I lavoratori - scrive il direttivo politico di aMpI - "non ricevono lo stipendio a causa di una diatriba tra Geas e Trenitalia che si rimpallano le responsabilità. Questo è il modello della Sardigna coloniale nella quale i lavoratori di tutti i settori sono soltanto l’ultima ruota del carro e non hanno alcuna voce nella gestione politica del potere".A Manca avanza una proposta per dare uno sbocco politico alle numerose vertenze di questi ultimi anni. "La lotta dei pastori, lo smantellamento della scuola e delle ferrovie, lo spopolamento di intere comunità, la distruzione dell’artigianato, il congelamento di ogni attività industriale legata alle nostre risorse e l’agonia di quella importata e di matrice coloniale ci insegnano che è ormai indispensabile accelerare i tempi per la costruzione del soggetto politico dei lavoratori sardi". "Se non saremo in grado di avviare in tempi celeri la costruzione del Partito dei Lavoratori Sardi - conclude aMpI - questi continueranno a trovarsi con le spalle al muro, vittima del ricatto continuo degli ingranaggi del colonialismo italiano".
Ai lavoratori della Geas è giunta la solidarietà di a Manca pro s'Indipendentzia. I lavoratori - scrive il direttivo politico di aMpI - "non ricevono lo stipendio a causa di una diatriba tra Geas e Trenitalia che si rimpallano le responsabilità. Questo è il modello della Sardigna coloniale nella quale i lavoratori di tutti i settori sono soltanto l’ultima ruota del carro e non hanno alcuna voce nella gestione politica del potere".A Manca avanza una proposta per dare uno sbocco politico alle numerose vertenze di questi ultimi anni. "La lotta dei pastori, lo smantellamento della scuola e delle ferrovie, lo spopolamento di intere comunità, la distruzione dell’artigianato, il congelamento di ogni attività industriale legata alle nostre risorse e l’agonia di quella importata e di matrice coloniale ci insegnano che è ormai indispensabile accelerare i tempi per la costruzione del soggetto politico dei lavoratori sardi". "Se non saremo in grado di avviare in tempi celeri la costruzione del Partito dei Lavoratori Sardi - conclude aMpI - questi continueranno a trovarsi con le spalle al muro, vittima del ricatto continuo degli ingranaggi del colonialismo italiano".
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