Fresu (Prc): "Rockwool smontata e trasferita in India. Giunta incapace ad affrontare crisi industriale"
(IlMinuto) – Cagliari, 6 agosto - "Quanto sta accadendo ai lavoratori della Rockwool ha dell’incredibile". E' quanto afferma il segretario regionale del Prc, Gianni Fresu, commentando l'ennesimo caso di smantellamento dell'industria della Sardegna.
"La fabbrica" - sottolinea l'esponente di Rifondazione comunista - "finanziata dalla legge per le nuove attività di reimpiego degli ex lavoratori delle miniere metallifere dell’Iglesiente, in questi giorni viene smantellata per essere successivamente rimontata in India, il tutto senza che il Governo regionale abbia chiesto conto alla proprietà".
"La Rockwool - spiega - è venuta in Sardegna, ha preso i nostri soldi, ha aperto uno stabilimento e, nonostante fosse produttivo e in attivo di bilancio, ha comunque deciso di chiuderlo per delocalizzare alla ricerca ancora maggiori profitti grazie allo sfruttamento di un lavoro sottopagato. Così circa 200 lavoratori (200 famiglie) sono stati prima utilizzati per percepire i finanziamenti e poi abbandonati al loro destino".
Gli operai Rockwool continueranno a percepire gli ammortizzatori sociali ancora per pochi mesi. La cassa integrazione scadrà infatti a fine dicembre.
"Dopo oltre un anno e mezzo dalla chiusura - conclude Fresu - i lavoratori non sanno ancora quale sarà il loro destino. L’ennesimo incontro alla Regione del 2 agosto non ha avuto alcun esito, certificando una volta di più l’incapacità di questa Giunta regionale ad affrontare la grave crisi industriale che attraversa la nostra Isola e il Sulcis-Iglesiente in particolare".
"La fabbrica" - sottolinea l'esponente di Rifondazione comunista - "finanziata dalla legge per le nuove attività di reimpiego degli ex lavoratori delle miniere metallifere dell’Iglesiente, in questi giorni viene smantellata per essere successivamente rimontata in India, il tutto senza che il Governo regionale abbia chiesto conto alla proprietà".
"La Rockwool - spiega - è venuta in Sardegna, ha preso i nostri soldi, ha aperto uno stabilimento e, nonostante fosse produttivo e in attivo di bilancio, ha comunque deciso di chiuderlo per delocalizzare alla ricerca ancora maggiori profitti grazie allo sfruttamento di un lavoro sottopagato. Così circa 200 lavoratori (200 famiglie) sono stati prima utilizzati per percepire i finanziamenti e poi abbandonati al loro destino".
Gli operai Rockwool continueranno a percepire gli ammortizzatori sociali ancora per pochi mesi. La cassa integrazione scadrà infatti a fine dicembre.
"Dopo oltre un anno e mezzo dalla chiusura - conclude Fresu - i lavoratori non sanno ancora quale sarà il loro destino. L’ennesimo incontro alla Regione del 2 agosto non ha avuto alcun esito, certificando una volta di più l’incapacità di questa Giunta regionale ad affrontare la grave crisi industriale che attraversa la nostra Isola e il Sulcis-Iglesiente in particolare".
© RIPRODUZIONE RISERVATA