Documento. Interpellanza Zedda (Sel) su tassazione borse giovani ricercatori
Presentatori: Massimo Zedda, Carlo Sechi, Luciano Uras
I sottoscritti
Premesso che
- Ai sensi della Legge Regionale 7 agosto 2007, n. 7 , “Promozione della ricerca scientifica e dell'innovazione tecnologica in Sardegna” è stata bandita nell'anno 2008 una Pubblica selezione per il conferimento di borse di ricerca destinati a giovani ricercatori con il cofinanziamento del Fondo Sociale Europeo;
- sono state finanziate in questo quadro le ricerche di 700 giovani ricercatori.
Considerato che
- ai vincitori della selezione sopra citata è stata applicata la tassazione Irpef equiparandoli dal punto di vista fiscale a redditi da lavoro dipendente, senza che questo trattamento sia in alcun modo prospettato né nella legge n.7/2007 né nella pubblica selezione per il conferimento di borse di ricerca.
Rilevato che
- I vincitori dell'assegno di ricerca vengono compensati con un rimborso spese comprensivo di una quota di rimborso alla ricerca che non comprende alcun trattamento previdenziale pur essendo legata a un'esperienza di lavoro come ricercatore più che di studio;
- la tassazione applicata ai vincitori della pubblica selezione è resa ulteriormente iniqua perché tale sostegno non viene erogato mensilmente o annualmente ma in rate che talvolta possono comprendere il 90% della borsa in un unica soluzione, il che porta durante quell'annualità a pagare un'aliquota Irpef elevatissima;
- nel calcolo dei redditi dei beneficiari ha fatto cumulo anche la quota parte esplicitamente destinata alle spese di ricerca.
Sottolineato che
- che la Corte di Giustizia Europea con sentenza del 25 ottobre 2007 (C427/05) ha chiarito che “il divieto delle detrazioni non può essere interpretato in modo puramente formale (...) e che il divieto di ogni detrazione deve necessariamente estendersi a tutti gli oneri che sono direttamente e intrisecamente correlati alle somme versate;
- che l'eventuale assoggettamento ad imposizione fiscale del contributo comunitario ricevuto dai soggetti che frequentano i master, corrisponde a un prelievo specificatamente connesso al contributo stesso e come tale risulta in contrasto con la previsione del principio dell'integrità dei pagamenti.
Viste le premesse interpellano il Presidente della Giunta e gli assessori competenti per sapere:
- Cosa intende fare per risolvere celermente il problema e assicurare ai vincitori della selezione sopra citata la serena continuazione della loro esperienza di ricerca;
- se intende interpellare l'Agenzia delle Entrate per chiarire il regime fiscale delle borse di studio per giovani ricercatori;
- se non ritengono, per il futuro, di intervenire sul bando per i giovani ricercatori al fine di garantire ai vincitori di tale bando percorsi di salvaguardia di posizioni previdenziali e/o modalità di riconoscimento dell?attività svolta anche ai fini di riconoscimento di servizio e/ o previdenziali.
Cagliari 9/08/2010
I sottoscritti
Premesso che
- Ai sensi della Legge Regionale 7 agosto 2007, n. 7 , “Promozione della ricerca scientifica e dell'innovazione tecnologica in Sardegna” è stata bandita nell'anno 2008 una Pubblica selezione per il conferimento di borse di ricerca destinati a giovani ricercatori con il cofinanziamento del Fondo Sociale Europeo;
- sono state finanziate in questo quadro le ricerche di 700 giovani ricercatori.
Considerato che
- ai vincitori della selezione sopra citata è stata applicata la tassazione Irpef equiparandoli dal punto di vista fiscale a redditi da lavoro dipendente, senza che questo trattamento sia in alcun modo prospettato né nella legge n.7/2007 né nella pubblica selezione per il conferimento di borse di ricerca.
Rilevato che
- I vincitori dell'assegno di ricerca vengono compensati con un rimborso spese comprensivo di una quota di rimborso alla ricerca che non comprende alcun trattamento previdenziale pur essendo legata a un'esperienza di lavoro come ricercatore più che di studio;
- la tassazione applicata ai vincitori della pubblica selezione è resa ulteriormente iniqua perché tale sostegno non viene erogato mensilmente o annualmente ma in rate che talvolta possono comprendere il 90% della borsa in un unica soluzione, il che porta durante quell'annualità a pagare un'aliquota Irpef elevatissima;
- nel calcolo dei redditi dei beneficiari ha fatto cumulo anche la quota parte esplicitamente destinata alle spese di ricerca.
Sottolineato che
- che la Corte di Giustizia Europea con sentenza del 25 ottobre 2007 (C427/05) ha chiarito che “il divieto delle detrazioni non può essere interpretato in modo puramente formale (...) e che il divieto di ogni detrazione deve necessariamente estendersi a tutti gli oneri che sono direttamente e intrisecamente correlati alle somme versate;
- che l'eventuale assoggettamento ad imposizione fiscale del contributo comunitario ricevuto dai soggetti che frequentano i master, corrisponde a un prelievo specificatamente connesso al contributo stesso e come tale risulta in contrasto con la previsione del principio dell'integrità dei pagamenti.
Viste le premesse interpellano il Presidente della Giunta e gli assessori competenti per sapere:
- Cosa intende fare per risolvere celermente il problema e assicurare ai vincitori della selezione sopra citata la serena continuazione della loro esperienza di ricerca;
- se intende interpellare l'Agenzia delle Entrate per chiarire il regime fiscale delle borse di studio per giovani ricercatori;
- se non ritengono, per il futuro, di intervenire sul bando per i giovani ricercatori al fine di garantire ai vincitori di tale bando percorsi di salvaguardia di posizioni previdenziali e/o modalità di riconoscimento dell?attività svolta anche ai fini di riconoscimento di servizio e/ o previdenziali.
Cagliari 9/08/2010
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