UN ANNO FA. "Addio" nave Garibaldi: bando "rottama" trasporto merci su rotaia nell'isola. A rischio centinaia di posti di lavoro

24 Luglio 2010
(IlMinuto) – Cagliari, 25 luglio 2009 – "Conferimento di incarico di mediazione marittima per la vendita a rottame delle navi traghetto Garibaldi e Sibari". Con questo bando, che risale a qualche settimana fa, la società Rfi del gruppo Ferrovie dello Stato pone quasi certamente fine al trasporto merci via binario in Sardegna.
La "Garibaldi" -  in mare dall'inizio degli anni Ottanta  - non è un rottame ed è ben più giovane della Sibari, attiva dal 1968. La fine del servizio  della motonave, che si occupa del trasporto merci fra Golgo Aranci e Civitavecchia, mette fortemente a rischio l'attività di diverse imprese sarde: la Convesa di Chilivani, la Maffei di Orani, la Equipolymers di Ottana e la Castelletti di Macomer.
Per la Keller di Villacidro  sono giunte più volte rassicurazioni da parte della Regione: "Potrà continuare a fruire con regolarità del servizio dei carri ferroviari nella tratta Golfo Aranci- Civitavecchia" ha dichiarato a fine giugno Ugo Cappellacci. Anche se quest'ultimo impegno dovesse essere mantenuto, lo stop alla Garibaldi equivale, ad oggi,  alla rottamazione del trasporto  ferroviario di beni in Sardegna:  l’unica regione priva di una stazione merci. Nell'Italia dell'alta velocità si impone all’isola di trasportare i prodotti in arrivo e in partenza  su gomma e si mettono in pericolo centinaia di posti di lavoro.
La vicenda è approfondita nel blog merciinsardegna. Dai commenti anonimi emerge anche il disagio di  alcuni dipendenti delle Ferrovie:  "Macchinisti costretti ad andare a lavorare a loro spese in continente". In attesa dei rimborsi.
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