Carbosulcis: la Rsu "licenzia" il Cda e attacca la Giunta. Tiddia: "Angioni parla più di calcio che di industria"

7 Luglio 2010
(IlMinuto) – Cagliari, 7 luglio - "La decisione della Rsu Carbosulcis di sfiduciare il Presidente ed il Consiglio di amministrazione, invitandoli entro quattro giorni a fare le valigie, non è nata per caso. Per noi la loro azione è stata insufficiente, come sterile fin ora è stata l’azione dell’azionista, la Regione Sardegna, immobile, statica, senza idee e senza un progetto preciso sul futuro incerto della Carbosulcis". E' quanto afferma con una nota Antonello Tiddia, Rsu Carbosulcis. Il "minatore rosso" punta il dito sulla Giunta regionale ed in particolare sulle responsabilità di Sandro Angioni, definito "un assessore all’industria più propenso a parlare di calcio che di politiche industriali e dei problemi del popolo lavoratore sardo".
Lo scontro tra il sindacato e il cda nasce con l'ultimo incontro tra la dirigenza della Carbosulcis e i delegati aziendali.
In quella sede - spiega Tiddia - "si doveva parlare di organizzazione del lavoro e di tutti i temi inerenti il futuro della Carbosulcis. Quando la Rsu ha capito l’inconsistenza delle risposte e che non c’era nessuna prospettiva o progetto, ha abbandonato la riunione invitando il Presidente Sergio Matzuzzi e il resto del consiglio di amministrazione ad abbandonare gli incarichi".
La Rsu Carbosulcis crede nel rilancio del progetto integrato "Miniera–Centrale", con tecnologia ad emissioni zero di CO2. "Questo - afferma il sindacalista - è un progetto di forte innovazione tecnologica, con investimenti che vanno da un miliardo a un miliardo e mezzo di euro, soldi che sarebbero linfa vitale per il territorio".
Sulla vertenza è intervenuto anche il segretario regionale del Prc, Gianni Fresu. "Il Prc Sardegna - chiarisce Fresu - sostiene con forza e convinzione la decisione della Rsu Carbosulcis di 'licenziare' i vertici dell’azienda. Il Consiglio di amministrazione ha finora dimostrato tutti i suoi limiti, proseguendo nell’inerte gestione del quotidiano, senza rispettare gli impegni assunti per la presentazione di un piano industriale che consenta, con gli strumenti tecnologici esistenti, di dare un futuro pulito al carbone del Sulcis".
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