Manovra. Pubblico impiego in sciopero generale il 14 giugno. Usb e Cobas: "Non siamo il Bancomat di Tremonti"
(IlMinuto) – Cagliari, 11 giugno - 20 anni di sacrifici possono bastare. E' quanto affermano i sindacati di base Rdb Usb e Cobas, che per dire no alla manovra di 25 miliardi di euro voluta dal Governo Berlusconi hanno indetto una intera giornata di sciopero del pubblico impiego per il 14 giugno.
La mobilitazione si protrarrà per l'intera giornata e a Cagliari è previsto un presidio di fronte alla sede delle Rai e delle banche, in viale Bonaria.
"La manovra finanziaria - è stato spiegato ieri in una conferenza stampa indetta dai sindacati di base - ricade tutta sulle spalle di chi in questi ultimi 20 anni ha sopportato i sacrifici imposti dai vari governi che si sono succeduti: i lavoratori dipendenti. Il prelievo viene sopportato maggiormente dal pubblico impiego, ormai utilizzato come un vero e proprio Bancomat dal Tremonti di turno".
Tagli che cominciano dal blocco del rinnovo dei contratti (2010-2012) e delle retribuzioni sino al 2013.
"Un'altra manovra è possibile", ha detto ieri Federico Carboni (Rdb-Usb). "Si potrebbe cominciare - ha spiegato - dal taglio delle spese militari. L'Italia spende infatti 29 miliardi di euro per l'acquisto di 131 cacciabombardieri F35, 121 Eurofighter ed elicotteri".
"Siamo di fronte alla barbarie - ha sottolineato il sindacalista - la crisi deve essere invece pagata da chi la produce, a partire dalle banche e dalle borse".
Usb Rdb e Cobas puntano il dito anche sui sindacati confederali. "Cgil, Cisl e Uil - ha detto Enrico Rubiu (Usb Rdb) - sono complici della crisi a livello nazionale e regionale: chiedono soldi per le imprese e non per i lavoratori".
La mobilitazione si protrarrà per l'intera giornata e a Cagliari è previsto un presidio di fronte alla sede delle Rai e delle banche, in viale Bonaria.
"La manovra finanziaria - è stato spiegato ieri in una conferenza stampa indetta dai sindacati di base - ricade tutta sulle spalle di chi in questi ultimi 20 anni ha sopportato i sacrifici imposti dai vari governi che si sono succeduti: i lavoratori dipendenti. Il prelievo viene sopportato maggiormente dal pubblico impiego, ormai utilizzato come un vero e proprio Bancomat dal Tremonti di turno".
Tagli che cominciano dal blocco del rinnovo dei contratti (2010-2012) e delle retribuzioni sino al 2013.
"Un'altra manovra è possibile", ha detto ieri Federico Carboni (Rdb-Usb). "Si potrebbe cominciare - ha spiegato - dal taglio delle spese militari. L'Italia spende infatti 29 miliardi di euro per l'acquisto di 131 cacciabombardieri F35, 121 Eurofighter ed elicotteri".
"Siamo di fronte alla barbarie - ha sottolineato il sindacalista - la crisi deve essere invece pagata da chi la produce, a partire dalle banche e dalle borse".
Usb Rdb e Cobas puntano il dito anche sui sindacati confederali. "Cgil, Cisl e Uil - ha detto Enrico Rubiu (Usb Rdb) - sono complici della crisi a livello nazionale e regionale: chiedono soldi per le imprese e non per i lavoratori".
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