Lavoratori Vinyls: "Il sindacato mantenga le promesse e indica lo sciopero nazionale". Domani 100 giorni sull'isola
(IlMinuto) – Cagliari, 3 giugno - Domani saranno passati 100 giorni - 2400 ore - da quando i lavoratori della Vinyls di Porto Torres hanno cominciato l'occupazione dell'ex carcere dell'Asinara, l'isola dei cassintegrati. Nonostante l'abbandono delle trattative da parte della Ramco del Qatar, gli operai non si arrendono e chiedono ai sindacati nazionali - alla Cgil in primo luogo - di mantenere le promesse e indire, subito, lo sciopero nazionale.
Ancora una volta i lavoratori della Vinyls scelgono di utilizzare le nuove tecnologie e Facebook come strumenti di mobilitazione. Chiedono infatti a tutte le persone solidali con la loro lotta di aderire al gruppo "Messaggio per i sindacati dall'isola dei cassintegrati" e di inviare una email alle segreterie nazionali di Cgil, Cisl e Uil.
"Abbiamo deciso - scrivono in una nota - di rivolgerci col vostro aiuto ai sindacati nazionali Cgil, Cisl e Uil". Vogliono ricordare gli impegni presi dalla Cgil nel corso della visita all'Asinara. "La Camusso - scrivono - affermò che se la trattativa con la Ramco fosse fallita avrebbero indetto uno sciopero nazionale. Ora abbiamo bisogno di questo, non c'è più tempo, tra poco i commissari dichiareranno il fallimento e 15mila lavoratori dell'industria chimica italiana perderanno il posto".
Ancora una volta i lavoratori della Vinyls scelgono di utilizzare le nuove tecnologie e Facebook come strumenti di mobilitazione. Chiedono infatti a tutte le persone solidali con la loro lotta di aderire al gruppo "Messaggio per i sindacati dall'isola dei cassintegrati" e di inviare una email alle segreterie nazionali di Cgil, Cisl e Uil.
"Abbiamo deciso - scrivono in una nota - di rivolgerci col vostro aiuto ai sindacati nazionali Cgil, Cisl e Uil". Vogliono ricordare gli impegni presi dalla Cgil nel corso della visita all'Asinara. "La Camusso - scrivono - affermò che se la trattativa con la Ramco fosse fallita avrebbero indetto uno sciopero nazionale. Ora abbiamo bisogno di questo, non c'è più tempo, tra poco i commissari dichiareranno il fallimento e 15mila lavoratori dell'industria chimica italiana perderanno il posto".
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