Elezioni a Sassari. Sabino (aMpI): "931 sardi liberi hanno avuto il coraggio di votare un prigioniero politico"
(IlMinuto) – Cagliari, 2 giugno - "Nella sola città di Sassari ci sono 931 sardi liberi che hanno avuto il coraggio e la forza di votare un prigioniero politico dell’indipendentismo sostenuto da una lista di radicale rottura con lo stato italiano e i suoi rappresentanti in Sardigna". Così il portavoce nazionale Cristiano Sabino commenta il risultato di A Manca pro s'Indipendentzia nelle elezioni comunali a Sassari: 1,3 per cento al candidato sindaco Bruno Bellomonte e 0,9 alla lista della formazione indipendentista e di sinistra.
"A Sassari - dice Sabino - gran parte dei voti erano già assegnati, lottizzati dalle note clientele trasversali dei comitati d’affari italianisti (alias partiti italiani). Voti incanalati di lavoratori ricattati da padroni e padroncini, voti ai padrini, alla massoneria, alle reti della Curia, voti manovrati dalle lobby di potere che da sempre governano Sassari ed esprimono la sua classe politica".
"Al contrario - conclude - i 931 voti a Bruno Bellomonte e i 612 alla nostra lista sono voti liberi, di persone che hanno fatto una scelta di rottura chiara e palese, voti di fuoriuscita dal solco di una campagna elettorale dai toni bassi e dalle dispute da condominio o da piazzetta. In effetti non si tratta solo di voti, ma di schiaffi al regime di umiliante sfruttamento a cui lo stato italiano ha costretto la nostra nazione e di profonda e sincera ribellione alla persecuzione politica condotta nei confronti di Bruno Bellomonte e della nostra organizzazione".
"A Sassari - dice Sabino - gran parte dei voti erano già assegnati, lottizzati dalle note clientele trasversali dei comitati d’affari italianisti (alias partiti italiani). Voti incanalati di lavoratori ricattati da padroni e padroncini, voti ai padrini, alla massoneria, alle reti della Curia, voti manovrati dalle lobby di potere che da sempre governano Sassari ed esprimono la sua classe politica".
"Al contrario - conclude - i 931 voti a Bruno Bellomonte e i 612 alla nostra lista sono voti liberi, di persone che hanno fatto una scelta di rottura chiara e palese, voti di fuoriuscita dal solco di una campagna elettorale dai toni bassi e dalle dispute da condominio o da piazzetta. In effetti non si tratta solo di voti, ma di schiaffi al regime di umiliante sfruttamento a cui lo stato italiano ha costretto la nostra nazione e di profonda e sincera ribellione alla persecuzione politica condotta nei confronti di Bruno Bellomonte e della nostra organizzazione".
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