Caso Giordi: domani nuovo presidio per evitare lo sfratto
(IlMinuto) - Cagliari, 28 giugno - Continua l'incubo della famiglia Giordi di San Giovanni Suergiu. Domani mattina è infatti in programma lo sfratto - il terzo nell'arco di pochi mesi - dalla casa di via Is Sannas 8. La casa dei Giordi - il padre Virgilio in sedia rotelle dopo un ictus cerebrale, la madre e la figlia disoccupate e il figlio più piccolo agli studi - è stata infatti venduta all'asta a causa dei debiti contratti dall'azienda agricola familiare.
Una catena di solidarietà promossa dal parroco del paese nel Sulcis Iglesiente, don Tonino, ha permesso di raccogliere 20mila euro in pochi mesi per consentire alla famiglia di riacquistare l'abitazione. Ma chi la ha comprata all'asta, per una cifra molto al di sotto dei prezzi di mercato, non ha nessuna intenzione di rivenderla a Virgilio Giordi e ai suoi familiari.
Allo sgombero più volte annunciato (1 marzo, 13 aprile e ora 29 giugno) si è sempre opposta una forte mobilitazione popolare, con presidi che hanno coinvolto decine e decine di persone ("grandi assenti" i politici locali).
Anche domani i Giordi non saranno lasciati soli ad affrontare la minaccia dello sfratto. Il Comitato "Indipendente...mente" ha infatti organizzato un presidio di fronte alla casa, a partire dalle 8.30.
Secondo i promotori della mobilitazione il caso Giordi è "un esempio del sopruso delle banche e dei tribunali a danno della povera gente e dell'agricoltura sarda".
"Possediamo - sostiene la nota - la documentazione dell'Assessorato all'Agricoltura con i dati del 'debito' contratto dalla famiglia con il Banco di Sardegna a tasso d'usura, soldi indebitamente richiesti in quanto avevano già incassato l'intero capitale dalla Regione".
Una catena di solidarietà promossa dal parroco del paese nel Sulcis Iglesiente, don Tonino, ha permesso di raccogliere 20mila euro in pochi mesi per consentire alla famiglia di riacquistare l'abitazione. Ma chi la ha comprata all'asta, per una cifra molto al di sotto dei prezzi di mercato, non ha nessuna intenzione di rivenderla a Virgilio Giordi e ai suoi familiari.
Allo sgombero più volte annunciato (1 marzo, 13 aprile e ora 29 giugno) si è sempre opposta una forte mobilitazione popolare, con presidi che hanno coinvolto decine e decine di persone ("grandi assenti" i politici locali).
Anche domani i Giordi non saranno lasciati soli ad affrontare la minaccia dello sfratto. Il Comitato "Indipendente...mente" ha infatti organizzato un presidio di fronte alla casa, a partire dalle 8.30.
Secondo i promotori della mobilitazione il caso Giordi è "un esempio del sopruso delle banche e dei tribunali a danno della povera gente e dell'agricoltura sarda".
"Possediamo - sostiene la nota - la documentazione dell'Assessorato all'Agricoltura con i dati del 'debito' contratto dalla famiglia con il Banco di Sardegna a tasso d'usura, soldi indebitamente richiesti in quanto avevano già incassato l'intero capitale dalla Regione".
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