Vinyls: Ramco "straccia" l'accordo e fugge da Porto Torres
(IlMinuto) – Cagliari, 12 maggio - “L’incontro è finito. Il comunicato che ne è venuto fuori è aria fritta". Aveva colto nel segno, Emanuele Manca, operaio cassintegrato Vinyls, commentando il cosiddetto "accordo" del 5 maggio fra Eni e Ramco. A pochi giorni da quell'incontro la multinazionale del Qatar ha "cambiato idea", con conseguenze facili da immaginare per i lavoratori Vinyls che da più di 70 giorni occupano l'ex carcere dell'Asinara.
“La decisione della Ramco di ritirarsi dalla trattativa - afferma il deputato Pd Guido Melis - apre uno scenario drammatico per i lavoratori, per l’economia del Nord Sardegna e per le sorti stessi della chimica nazionale”.
“Non posso non ricordare - sottolinea Melis - che questa traumatica rottura è il frutto congiunto della pervicace sordità dell’Eni, che ha fatto di tutto per scoraggiare gli acquirenti arabi, ma anche della debole e incerta iniziativa del Governo nei lunghi mesi delle trattative”.
“Vengono cosi al pettine - prosegue il parlamentare - una volta di più le false promesse di Berlusconi in campagna elettorale, che ad una ad una si stanno rivelando delle bufale: Euroallumina, Alcoa, Porto Torres, Sassari-Olbia: non c’è una di queste assicurazioni che si sia rivelata veritiera".
“Mi auguro – conclude il deputato del Pd – che ora almeno il Governo obblighi l’Eni a riavviare gli impianti di Porto Torres (...). Ma bisogna fare in fretta. I lavoratori non possono stare eternamente sull’isola o nella torre”.
“La decisione della Ramco di ritirarsi dalla trattativa - afferma il deputato Pd Guido Melis - apre uno scenario drammatico per i lavoratori, per l’economia del Nord Sardegna e per le sorti stessi della chimica nazionale”.
“Non posso non ricordare - sottolinea Melis - che questa traumatica rottura è il frutto congiunto della pervicace sordità dell’Eni, che ha fatto di tutto per scoraggiare gli acquirenti arabi, ma anche della debole e incerta iniziativa del Governo nei lunghi mesi delle trattative”.
“Vengono cosi al pettine - prosegue il parlamentare - una volta di più le false promesse di Berlusconi in campagna elettorale, che ad una ad una si stanno rivelando delle bufale: Euroallumina, Alcoa, Porto Torres, Sassari-Olbia: non c’è una di queste assicurazioni che si sia rivelata veritiera".
“Mi auguro – conclude il deputato del Pd – che ora almeno il Governo obblighi l’Eni a riavviare gli impianti di Porto Torres (...). Ma bisogna fare in fretta. I lavoratori non possono stare eternamente sull’isola o nella torre”.
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