Elezioni a Quartu. Sinistra Critica: "Questa volta non votiamo!"

4 Maggio 2010
(IlMinuto) – Cagliari, 4 maggio -  "Il simbolo di Sinistra Critica non sarà presente alle elezioni comunali di Quartu Sant’Elena. La proposta di costruzione di una lista o di una coalizione di Sinistra anticapitalista alternativa al centrodestra e al centrosinistra non ha trovato interlocutori affidabili. E questa volta non votiamo". Con queste parole il coordinamento provinciale dell'organizzazione per la Sinistra anticapitalista prende posizione in merito alle elezioni comunali nella terza città della Sardegna.
"Il dialogo con i Rossomori e col Prc - si legge nella nota stampa - è stato avviato nell’estate 2009 per interrompersi dopo pochi mesi, e non per responsabilità di Sinistra Critica.  Nei Rossomori la voglia di 'meno peggio' ha prevalso sulle parole d’ordine della 'rottura con la caste familiari che guidano la città' e della democrazia partecipativa. Una tentennante Rifondazione comunista conferma alla fine il suo sostegno a Gigi Ruggeri, all’insegna della coalizione organica di centrosinistra indicata dal Comitato politico regionale".
"La Giunta Ruggeri - prosegue il coordinamento provinciale dell'organizzazione di Franco Turigliatto e Flavia D'Angeli - ha governato per cinque anni in perfetto stile Dc (variante quartese con un 'pizzico di presidenzialismo) e chiude la sua gestione con la più classica delle manovre pre-elettorali: un’infornata di 100 precari per sei mesi. In  questi cinque anni Quartu ha proseguito il suo lungo letargo: una città dormitorio immobile socialmente, economicamente e culturalmente. Neanche il licenziamento di 10 cassiere da Carrefour ha risvegliato l’amministrazione della città. Quartieri come Santo Stefano – 12mila abitanti circa - sono stati completamente dimenticati dai nostri governanti di 'centrosinistra' (fa eccezione solo qualche opera di manutenzione)".
"Sinistra Critica, l’unica opposizione di sinistra nella terza città della Sardegna - sottolinea il comunicato - non si presenta alle urne (ritenendo in questa fase inutile rincorrere lo 0,5 per cento) e nei prossimi anni spenderà se stessa per ricostruire, anche a Quartu, un ‘opposizione sociale dalla parte dei lavoratori, di qualsiasi nazionalità siano, degli oppressi e dei dimenticati".
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