Elezioni. I sardi "non parlano padano": duramente contestato il comizio cagliaritano di Castelli e Rizzi

24 Maggio 2010
(IlMinuto) – Cagliari, 24 maggio - "Di questa terra nessuno si è occupato mai sinché non è arrivata la Lega Nord". Non erano d'accordo con le affermazioni del commissario del Carroccio in Sardegna, Fabio Rizzi, i circa 400 contestatori che ieri hanno accolto con fischi, slogan e insulti il comizio leghista in piazza Costituzione, a Cagliari.
Solo 30 erano invece i sostenitori della Lega Nord Sardinia, in provincia di Cagliari alleata col "ribelle" Piergiorgio Massidda. Assente il segretario Umberto Bossi, sostituito dal sottosegretario alle Infrastrutture Roberto Castelli. "Sardinia no est Padania": la Sardegna non è la Padania, si poteva leggere in uno degli striscioni portati da chi in pochi giorni ha organizzato, via Facebook, la contestazione al comizio leghista. In una bandiera il sole delle alpi della bandiera leghista assumeva la forma di una svastica. Una protesta indignata ma pacifica, nonostante la trentina di poliziotti e carabinieri in tenuta antisommossa presenti nella piazza.
Nessuno ha infatti cercato di impedire che si svolgesse il comizio."Vorrei sapere chi vi ha pagato!", ha detto Giorgio Ladu, l'ex sardista convertito sulla via di Pontida e ora candidato per la Lega alla presidenza della Provincia d'Ogliastra.
Massidda, sostenuto nella corsa per la presidenza della Provincia di Cagliari anche da Fortza Paris, Msi Dn e Destra sociale-Fiamma Tricolore, ha ringraziato la Lega "per avere salvato i 4mila posti di lavoro della Alcoa", per poi chiudere con una frase dedicata agli antileghisti: "Quel dito (medio, ndr) potete mettervelo anche in quel posto!".
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Tags