Rossomori: in 3 si dimettono da Comitato nazionale. "Gestione verticistica. Su Milia 'deroga' inaccettabile a 'questione morale'"

19 Aprile 2010
(IlMinuto) – Cagliari, 19 aprile - Terremoto nei Rossomori. A poco più di un mese dall'assemblea costituente del T Hotel tre componenti del Comitato federale nazionale - Alessandro Baldussi, Luisella Caria e Tullio Cipriano - si dimettono da "qualsiasi incarico dirigente" all'interno della formazione sardista di sinistra, in netto dissenso con le scelte politiche e i metodi decisionali del segretario Gesuino Muledda.
"Abbiamo aderito a questo movimento - sottolineano i firmatari - perché convinti che potesse essere promotore di un modello alternativo a quello unico proposto dalla Casta italiana".
"Dobbiamo tristemente constatare - spiegano - che tutte le premesse alla costruzione del nuovo movimento sono state disattese sin dalla prima assemblea costituente".
Baldussi, Caria e Cipriano denunciano il vertiscismo di Muledda, in netta rottura con i principi della "democrazia partecipativa" approvati dall'assemblea.
"Il modello partecipativo - denunciano - è stato sostituito da una spartizione di incarichi, a suon di applausi in perfetto vecchio stile balcanico, e il “partito” messo in mano ad un segretario che si è circondato, senza consultazione alcuna, di suoi collaboratori fidati in una gestione verticistica".
A spingere i tre "ribelli" fino alle dimissioni è stato però il "caso Milia".
"I firmatari di questo documento - si legge nella lettera - motivano le loro dimissioni da qualsiasi incarico dirigente all’interno del movimento Rossomori per il totale contrasto con le decisioni, mai discusse in comitato nazionale (organo preposto a deliberare su questioni di interesse generale), di derogare al principio fondamentale della 'questione morale' aderendo alla coalizione di centrosinistra nella provincia di Cagliari che sostiene la candidatura di Graziano Milia, nonostante la sua condanna definitiva per abuso d’ufficio".
Ma la frattura è anche ideologica. I tre "si allontanano da un movimento che, per bocca del suo segretario, vuole porre le basi ideali sulle teorie di Jacques Attali, noto per le sue posizioni favorevoli a un Grande Governo Mondiale, antitetiche all’indipendentismo e al sardismo di Lussu e Simon Mossa".
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