Musica per la Palestina: in tremila a Cagliari hanno detto no all'embargo israeliano della Striscia di Gaza
(IlMinuto) – Cagliari, 7 giugno - La Palestina è più vicina. Sabato scorso, a Cagliari, sono state quasi 3mila le persone che hanno assistito al concerto di solidarietà con il popolo palestinese. All'iniziativa, organizzata dall'Associazione Amicizia Sardegna Palestina, hanno partecipato due tra le più conosciute realtà del panorama musicale indipendente in Sardegna: Dr. Drer & Crc Posse (rap e reggae da Cagliari) e Tzoku (gruppo di Siniscola nato da alcuni membri dei Kenze Neke). Sul palco del terrapieno di Viale Regina Elena, le due band hanno presentato loro nuovi album in una serata "benefit" per il popolo sotto assedio della striscia di Gaza.
Il ricavato della serata è stato infatti interamente devoluto alla popolazione martoriata dall'embargo israeliano e da decenni di occupazione.
"Durante l'iniziativa - si legge in una nota stampa - c'è stato anche un collegamento telefonico da Gaza con Vittorio Arrigoni, che ha potuto aggiornare in diretta i presenti sulla situazione delle iniziative internazionali per rompere l'assedio e sulle ricadute politiche nell'area mediorientale dell'attacco terroristico israeliano alla nave dei pacifisti".
Presenti alla serata anche numerosi banchetti dell'associazionismo e dei movimenti di base per l'acqua pubblica e per il boicottaggio dell'economia israeliana.
Il ricavato della serata è stato infatti interamente devoluto alla popolazione martoriata dall'embargo israeliano e da decenni di occupazione.
"Durante l'iniziativa - si legge in una nota stampa - c'è stato anche un collegamento telefonico da Gaza con Vittorio Arrigoni, che ha potuto aggiornare in diretta i presenti sulla situazione delle iniziative internazionali per rompere l'assedio e sulle ricadute politiche nell'area mediorientale dell'attacco terroristico israeliano alla nave dei pacifisti".
Presenti alla serata anche numerosi banchetti dell'associazionismo e dei movimenti di base per l'acqua pubblica e per il boicottaggio dell'economia israeliana.
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